Se in passato ci siamo già avvicinati ad una classe di Yoga avremo notato come i nomi degli asana abbiano molto spesso riferimenti a due macrocategorie:
elementi e/o animali della vita quotidiana.
divinità/figure/gesti legati alla mitologia induista.
Queste due macrocategorie ovviamente hanno tutte una serie di sottogruppi a parte, ma non è questa la sede dove ne discuteremo, perchè qui vogliamo andare ad analizzare e ad affrontare solo una di queste ovvero Virabhadrasana II – la posizione del secondo guerriero.
Questo asana fa parte di quella categoria di asana che si ispirano senz’altro alla mitologia, perchè di fatto Virabhadra era un guerriero che Shiva stesso, signore e creatore di tutto il cosmo ha creato da una suo ciocca dei suoi capelli.
Tutto ebbe inizio con il matrimonio fra Shiva e Sati, figlia di Darska che si sposarono nonostante in parere avverso de padre. Quando per un banchetto a palazzo tutte le divinità, ad esclusione di Shiva e Sati vennero invitate, Sati dal dolore si tolse la vita.
In preda all’ira, il dio si strappò una ciocca di capelli e la lanciò in terra. E da quel ricciolo, ecco emergere Virabhadra, il guerriero buono, l’eroe d’acciaio, con lunghi baffi, possente muscolatura, mille braccia intente a brandire armi diverse assieme anche al tridente, simbolo tradizionale di Śiva.
Al suo guerriero, Shiva chiese di uccidere Dakṣa. Virabhadra si recò al palazzo, uccise tutti gli invitati e con un colpo della sua spada recise la testa di Dakṣa.
Il dio Shiva però, mosso da compassione tornò sui suoi passi e riportò tutti in vita ad esclusione della sua amata Satī. Fece tornare in vita anche Dakṣa, ponendo al posto della sua testa quella di un ariete. Per questo, Śiva sarà anche ricordato come “Sankar”, il benevolo.
Si riportò quindi l’equilibrio nel mondo ridimensionando il potere di Dakṣa, che viene identificato come la rappresentazione degli eccessi dell’ego e distruttore dell’amore inteso come unione ed equilibrio.
Ma vediamo ora nel dettaglio come si esegue e quali sono i benefici e le controindicazioni di Virabhadrasana II.
Come si esegue:
Portiamoci in Tadasana, nella posizione della montagna, inspirando fai un lungo passo indietro con il piede sinistro, stando attento a mantenere i talloni allineati, e solleva le braccia con i palmi rivolti verso il basso all’altezza delle spalle.
Mantieni il piede destro rivolto frontalmente mentre il sinistro, cerca di ruotare leggermente di 45 gradi con le dita in direzione del piede frontale.
Espirando piega il ginocchio destro, lentamente, come a voler affondare la gamba frontale, prestando particolare attenzione a non far cadere il ginocchio internamente, e a non superare con il ginocchio la caviglia, sovraccaricando l’articolazione.
Per non far cadere internamente il ginocchio e lesionare così l’articolazione, allinea il ginocchio con la rotula rivolta verso il secondo dito del piede.
Scendi fino alla tua possibilità, non devi mai sentire dolore nell’esecuzione degli asana. Senti il fianco sinistro che cerca di aprirsi verso la parete posteriore, mentre il destro guarda avanti.
Contemporaneamente i muscoli addominali hanno una leggera retrazione e un sollevamento verso l’alto, aiutati anche dal sostegno di MulaBhanda (Bhanda della Radice che si attiva riproducendo il gesto fisico di ‘chiudere gli sfinteri’ )
Le gambe sono forti e prendono energia da terra, il petto si apre verso il cielo e il torso è esattamente sopra al bacino non slittare in avanti, resta concentrato, respira e fissa l’orizzonte davanti a te.
Porta lo sguardo e di conseguenza la cervicale, a ruotare verso il fronte e rilassa le spalle, affronta con coraggio le sfide e le paure della vita!
Ripeti tutto anche dall’altro lato 🙂
Benefici:
- Rende i muscoli delle gambe ben proporzionati e più forti, fortificando tutta la parte inferiore del corpo.
- Permette di sviluppare un forte radicamento a terra.
- Tonifica gli organi addominali.
- I muscoli della schiena vengono rinforzati e diventano più elastici.
- Il petto si apre migliorando la respirazione.
- Le articolazioni inferiori vengono rinforzate.
- Aumenta l’abilità di concentrazione.
- Aumenta la resistenza e il vigore.
- Aiuta per i piedi piatti, la sciatica e per l’osteoporosi.
Controindicazioni:
- Se hai subito di recente infortuni alle spalle o alle ginocchia.
- Se hai disturbi particolari alle ginocchia o alle spalle.
- Se soffri di problemi al collo non ruotare la testa in direzione della mano frontale, ma guarda davanti a te, così da non sovraccaricare eccessivamente la cervicale.
- Se hai dei fianchi piuttosto stretti avvicina di più i piedi fra loro.
- Se le braccia sono troppo pesanti puoi posizionarle sopra ai fianchi, almeno all’inizio, meglio meno ma bene.
Dunque che aspetti a prendere in mano il coraggio, srotolare il tappetino e provare con il video tutorial che ho fatto per te Virabhadrasana II?
Buona Pratica!