Tutti noi almeno una volta nella vita, abbiamo sentito la parola ‘Chakra‘. Che sia stato di sfuggita o per un nostro approfondimento personale, questo è uno dei termini della cultura indiana e yogica tra i più utilizzati.
Letteralmente chakra significa ruota/cerchio e di fatti questi centri energetici sono visti come dei vortici o delle spirali in cui l’energia si canalizza. Se giustamente stimolati e attivati, attraverso gli Asana, Pranayama, Pratyahara, Dharana e Dhyana, riescono ad “aprirsi” e a far passare al loro interno, o a rilasciare loro stessi,una grande quantità di energia.
Abbiamo già affrontato in un altro articolo dal titolo ‘Il Sistema Sottile‘, quali sono le caratteristiche che il nostro corpo non materico possiede: abbiamo parlato delle nadi , dei vayu e del prana e anche se non sarà questa la sede in cui torneremo ad affrontare l’argomento, un piccolo accenno per alcune di queste è necessario per spiegare più nel dettaglio i chakra.
Per far scorrere il prana – l’energia vitale all’interno del nostro corpo, è necessario che le nostre nadi – canali energetici siano libere da ostruzioni, per far in modo che la nostra energia possa fluire liberamente.
Ma andiamo dunque ad analizzare singolarmente ogni ‘raja chakra’ – chakra regali ovvero ogni centro principale, che si trova lungo l’asse centrale che attraversa il corpo.
Muladhara– è il primo ed è il chakra della radice, della base. Il suo elemento è la Terra e viene solitamente rappresentato come un fiore di loto a quattro petali di colore Rosso vivo.
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